• Vita da cani

    Vita da cani

    Il Simposio “Hair disorders made easier” promette bene: ci sono alcuni dei grandi specialisti della tricologia mondiale. Presiede una irriconoscibile Lynn Goldberg con capelli frisée completamente bianchi.
    Esordisce Melissa Piliang di Cleveland con una bella review sulla diagnosi differenziale delle Alopecie Cicatriziali.
    A seguire la mia amica Antonella Tosti di Miami, esperta numero 1 in Tricoscopia (e non solo). Non mi stanco mai di ascoltarla: è chiarissima, esaustiva, presenta immagini bellissime che sembrano rendere questa metodica molto semplice. Così non è, ma è sicuramente una procedura diagnostica utile ed affascinante.
    Dirk Elston, South Carolina, parte a razzo con una chicca chirurgica: il Surgifoam.
    Si tratta di una schiuma che può sostituire la sutura chirurgica negli interventi di biopsia del cuoio capelluto. Utilissima nella prevenzione del sanguinamento che complica inevitabilmente ogni intervento di questo tipo: l’emostasi è infatti la componente che richiede più tempo in tutto l’intervento.
    Sempre a proposito delle forme cicatriziali Elston sottolinea:
    1) si all’autotrapianto, a malattia in remissione da almeno un anno e consiglia l’assunzione di prednisone per almeno un mese per scongiurare eventuali riaccensioni. Lo stesso evento chirurgico potrebbe infatti fungere da trigger.
    2) possibile l’utilizzo dei nuovi JAK inhibitors Tafacitinb e Ruxolitinib.
    3) nella FFA (Frontal Fibrosis Alopecia) della donna viene proposta Dutasteride 0.5 mg da proseguire ad oltranza per controllare al meglio l’evoluzione della malattia.

    E poi arriva Lui, il grande Jerry Shapiro.
    A distanza di una ventina di anni ancora mi sorprendono il suo aspetto fisico immutato nel tempo, la sua capacità di parlare un inglese così chiaro e facilmente comprensibile per ogni straniero. Il suo esordio mi conforta e mi riscalda il cuore, dal punto di vita professionale ovviamente, perché mi fa capire che ciò che faccio nella pratica quotidiana è la cosa giusta: dedicare tempo al paziente e raccogliere un’anamnesi completa.
    E’ il primo oratore che sento parlare di PRP in modo chiaro, preciso e scientifico. Ecco i punti che ha sottolineato:
    1- deve essere di esclusiva pertinenza del Dermatologo e non, come spesso accade in Italia, di chiunque abbia una laurea in Medicina e non solo.
    2- è un trattamento estremamente doloroso e molto, molto costoso.
    3- non è in grado di indurre un aumento dello spessore dei fusti.
    4- per verificarne l’efficacia occorre eseguire un controllo fotografico con l’uso della tricoscopia ed effettuare un conteggio del numero di follicoli piliferi presenti per cm2: solo se dopo 2 mesi, e 2 sedute di PRP, l’aumento del numero di follicoli è superiore a 10 per cm2, allora ha senso continuare con il trattamento. Altrimenti è doveroso interrompere. Shapiro dichiara di aver testato 24 pazienti, dei quali 7 non hanno avuto alcun beneficio e sono passati ad altre terapie, ma lui stesso è consapevole che siano necessari studi su un numero nettamente maggiore di persone. Ritengo che i 2 mesi di “prova” per testare l’efficacia della PRP siano il dato importante, visto che troppo spesso visito pazienti che si sono sottoposti inutilmente a decine di sedute di PRP, con il solo risultato di avere alleggerito di molto il proprio portafoglio.
    Ai lettori più attenti non sarà sfuggito il titolo di questo articolo e avrà certamente lasciato un bel punto di domanda: cosa centrano i cani?
    Una delle nuove armi terapeutiche in Tricologia è già stata approvata da FDA per l’uso veterinario. Oclacitinab. Le dermatiti canine comportano sempre una perdita del pelo e questo nuovo JAK inhibitor funziona molto bene nei nostri amici a 4 zampe. Il costo del prodotto, per uso veterinario, è molto basso, $ 1.99 per compressa, 2 compresse al dì. Lo stesso prodotto, per uso umano, richiede una spesa molto più elevata: oltre 500 dollari al mese.

    Quando si dice vita da cani, ormai non si parla più di condizioni difficili, anzi il significato è del tutto ribaltato. Chiunque abbia un cane può capire facilmente questo paradosso. Incidentalmente i tre cagnetti in copertina sono i miei adorati: Michelangelo, Cavalier King Charles Spaniel; Nerone, French BullDog; Ulisse, Yorkshire Terrier. Mi mancano da matti ma…tra poco torno.

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