• Ma chi me l’ha fatto fare?

    Ma chi me l’ha fatto fare?

    Una questione che mi viene spesso posta da diversi pazienti riguarda il PRP, Platelet rich plasma (plasma ricco di piastrine). E’ una metodica sicura? Si ottengono risultati? Può considerarsi una terapia alternativa alla Finasteride? Sono corrette le tariffe richieste? Io dico di no.
    In un campo dove le terapie che funzionano sono poche e in cui le “novità” vengono centellinate a distanza di decenni è evidente come i pretendenti all’alternativa terapeutica si affollino sgomitando. Queste vere e proprie Sirene periodicamente appaiono dal nulla proponendosi come terapie d’avanguardia sfruttando il solo fatto di essere “diverse” pur di ottenere un posto al sole.
    Premettendo subito come io non proponga terapie di cui non sia certo possano ottenere risultati, seguo un buon numero di pazienti che invece queste terapie le hanno provate.
    Quanti possono definirsi soddisfatti? A quanto mi raccontano, nessuno, e da diversi punti di vista.

    1) Nella migliore delle ipotesi, PRP in aggiunta alla terapia farmacologica disponibile, non sembra determinare alcun miglioramento clinico.
    2) Nei casi in cui PRP abbia sostituito Finasteride, il parere è certamente negativo. Parere del paziente intendo.
    3) Costante in tutti i casi giunti alla mia osservazione è una lamentela spesso associata a turpiloquio sul prezzo pagato.

    Dal punto di vista scientifico non ci sono valutazioni definitive e soprattutto per nulla convincenti.

    Caso clinico.

    Paziente di 37 anni, in terapia con Finasteride e Minoxidil per 4 anni: pur in assenza di alcun effetto collaterale e con buon risultato tricologico, decide di abbandonare la terapia e sostituirla con PRP. Per 3 anni si sottopone a questi trattamenti, poi si accorge che qualcosa non funziona.
    Ritorna per una valutazione.
    L’immagine in alto corrisponde alla terapia con Finasteride, quella in basso al PRP.

     

     

    Un bel disastro, non c’è che dire.
    Un altro impaziente arrabbiato, vuoi per l’evidentissimo peggioramento, vuoi per le migliaia di € buttati dalla finestra.
    Diciamo che ha provato il brivido di una terapia alternativa: ne valeva la pena?

     

     

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