Denver 2014, vol. 7: donne e capelli
Lunedì 24 marzo, ore 14
Lynn Annette Drake, della Harvard Medical School, Boston.
Aspetto fisico simpaticissimo, sembra uscita da un fumetto, con le guance rosse, le sopracciglia foltissime ed arcuate, una velocità di parola supersonica (e non sempre comprensibilissima) e il microfono che si agita insieme a lei.
La sua relazione è ormai diventata un classico, una lunga lezione di due ore sulle cause sistemiche di caduta di capelli nelle donne. Lei le riassume così:
1- telegen effluvium: la caduta più frequente nella donna, a volte la più allarmante per il numero di capelli che improvvisamente iniziano a cadere, ma al tempo stesso è la più benigna, autorisolutiva una volta eliminata la causa scatenante
2- carenze nutrizionali: hanno un ruolo molto importante, specialmente nella donna. Anche La Drake ha sottolineato l’importanza dei valori di tre nutrienti:
– lo zinco, con valori ottimali superiori a 70
– la ferritina, i cui valori ideali superano 70
– la vitamina D, con livelli ottimali superiori a 30
3- alterazioni endocrinologhe : ipotiroidismo, ipertiroidismo, iperandrogenismo, sindrome surreno-genitale
4- farmaci e agenti chimici : anticolesterolo, antiipertensivi, anticoagulanti, anticonvulsivanti, antidepressivi triciclici, retinoidi
5- infezioni virali e batteriche
6- tumori maligni
7- alterazioni genetiche
Aula piena zeppa, anche dei soliti ritardatari che arrivano mangiando, disturbando e sedendosi inevitabilmente al mio fianco. Nove volte su dieci puzzano di aglio, odore insopportabile in un aula con trecento persone stipate le une accanto alle altre.
Una bella lezione, dicevo, molto interessante. Senza falsa modestia posso dire di non aver imparato nulla di nuovo, ma un bel ripasso ogni tanto è terapeutico e salutare