• Alopecia Androgenetica maschile prima dei 20 anni.

    Alopecia Androgenetica maschile prima dei 20 anni.

    L’esordio così precoce è fortunatamente raro, anzi rarissimo.
    Nella mia esperienza difficilmente vedo più di un paziente all’anno in questa fascia d’età.
    Si tratta di ragazzi che hanno ereditato una tendenza familiare all’evoluzione androgenetica da un papà che di regola presenta un quadro molto esteso e frequentemente ad esordio precoce. E così in genere i nonni.
    La componente genetica è quella predisposizione a manifestare i segni propri della calvizie maschile, assottigliamento del fusto e diradamento che sono in questi casi osservabili ben prima della media dei pari età.

    Si può definire una vera e propria “sfortuna” androgenetica.
    Detto subito come sulla componente genetica a tutt’oggi sia impossibile intervenire, due sono le problematiche importanti da affrontare: l’indicazione terapeutica e il supporto psicologico.
    In nessun’altra situazione androgenetica la risposta a entrambe le problematiche assume una valenza fondamentale, essendo questi soggetti inevitabilmente presi di mira dai coetanei per una situazione estetica di cui non hanno alcuna colpa.
    E’ questa, credo, la principale problematica.
    Sono ragazzi che si sentono letteralmente minorati rispetto ai compagni, che molto difficilmente riescono a stabilire salde relazioni con le compagne di studi o con le amiche: spesso mi raccontano che non ne hanno proprio.
    Si sentono condannati all’isolamento e vivono di conseguenza: il compito dei genitori è difficilissimo, la loro vita spesso impossibile.
    E‘ con questi ragazzi che lo Specialista deve saper affrontare una vera lotta in bilico fra equilibrio tricologico e condizione psicologica.
    I risultati saranno maggiormente positivi quanto più il quadro clinico, pur nella precocità delle manifestazioni, sarà limitato all’assottigliamento. In presenza di quadri con diradamenti già importanti difficilmente si potrà avere una buona soddisfazione.
    Soggetti di questa fascia di età non sono mai buoni candidati all’intervento di autotrapianto che deve essere in tutti i modi rimandato al futuro.
    Con una elevatissima pazienza e anche, inutile negarlo, con una buona dose di fortuna, anche questi giovani pazienti possono essere aiutati con buon risultato sia fuori che dentro la loro testa, insistendo come le loro potenzialità positive vadano ben oltre ai capelli in meno.

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